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martedì 30 luglio 2013

News 30 Luglio 2013

  • Uscirà il 24 Settembre la versione per il 20° anniversario dell'album "In Utero" dei Nirvana. Oltre alla versione originale del disco saranno presenti 70 tra demo, versioni alternative e live, tra cui il famoso "Live 'n Loud" registrato nel Dicembre del 1993 per MTV. 
  • A trent'anni di distanza dalle sessioni negli studi di Encino, verranno pubblicate ufficialmente le tre canzoni registrate nel 1983 da Michael Jackson e Freddie Mercury. Secondo alcune fonti i titoli delle canzoni dovrebbero essere There Must Be More To Life Than This, State Of Shock, Victory. I demo di questi brani sono stati consegnati nel 2011 a Brian May che con l'aiuto di Roger Taylor ha rimesso apposto le tracce, pulendole e aggiungendo alcune parti strumentali. Si prevede che dovrebbero essere messe online entro un paio di mesi.
  • E' stata profanata nella mattinata di ieri 29 Luglio la tomba di Rino Gaetano al cimitero Verano di Roma. I ladri hanno portato via dei vasi, il quaderno dove i fan del cantautore calabrese lasciavano dediche e la riproduzione in marmo dell'ukulele che Rino aveva utilizzato a Sanremo 1978. La sorella del cantante ha lanciato un annuncio affinché venga restituita la copia dello strumento.

lunedì 29 luglio 2013

Roger Waters The Wall Live - Stadio Olimpico



Alcuni settori dello stadio Olimpico segnavano il tutto esaurito già dal mese di Novembre. Già questo basta per capire quanta attesa si è creata nel tempo per questo evento. Evento è la parola esatta perché parlare solo di concerto sarebbe limitativo. Le dichiarazioni dei mesi scorsi di Roger Waters che facevano intendere che probabilmente questo sarebbe stato il suo ultimo tour non ha fatto altro che aumentare l'importanza della serata del 28 Luglio.
Già da parecchie ore prima dell'inizio l'Olimpico si è andato riempiendo, nonostante le temperature che avrebbero consigliato di aspettare le ore più tarde. All'interno dello stadio il pubblico è in fibrillazione, anche troppo per un semplice concerto. Ma abbiamo già detto che definirlo concerto è riduttivo.
E la grande attesa esplode alle 21,15 quando Roger Waters fa il suo ingresso sul palco. Occhiali scuri, giacca di pelle e fascia sul braccio che riporta la mente a un dittatore del passato. Con l'attacco di In The Flesh l'esplosione è totale e per le successive due ore e mezza non si placherà. Nonostante i settanta anni, Roger Waters è in splendida forma, e grazie al suo carisma, tiene in mano il pubblico pronto a seguire il proprio leader.
L'ex Pink Floyd porta in scena il suo lavoro più intimo e personale, quello che lo ha portato ad abbandonare i suoi compagni di avventura in uno dei più grandi gruppi di sempre.
Il pubblico di Roma conosce a memoria il disco e la sua storia, e non sta zitto un momento, accompagnando la voce di Waters in ogni verso cantato. Ma come è ovvio che sia sono i pezzi più famosi a scatenare l'entusiasmo della folla, Another Brick in The Wall part II – Mother – Goodbye Blue Sky raccolgono il pieno di applausi, con il cantante che sembra apprezzare. Si sforza anche di parlare in italiano per dire alla folla che questo concerto è dedicato a tutte le vittime del terrorismo di stato (altro boato). Si perché “The Wall” oltre a essere la storia di una rockstar vittima della sua psiche e dei muri che si crea nella mente, è anche un'invettiva politica contro i poteri forti che controllano il nostro tempo.


Ma più che Waters è il muro il vero protagonista dello show. Il muro che viene eretto durante la prima parte del concerto (che coincide con i primi anni del protagonista), e che va piano piano a nascondere la band, lasciando il solo Roger a controllare il pubblico. Ed è sul muro che vengono proiettati per tutto lo show i video che accompagnano la musica. Perché “The Wall” è un'esperienza totale, per le orecchie e per gli occhi del pubblico. Video che vanno dalle immagini dei soldati morti in guerra, il primo è il padre di Waters morto a Anzio, fino ad arrivare al bombardamento consumistico che riceviamo ogni giorno (le bombe lanciate dagli aerei sono notissimi marchi). La prima parte del concerto si conclude con la chiusura totale del muro e dopo un quarto d'ora di pausa si riparte con solo il muro davanti al pubblico. Inizia una carrellata di immagini che ricordano molto il film tratto dal disco nel 1982.
Dalla cupezza dei primi pezzi dopo la ripresa, Comfortambly Numb segna una svolta sia nei toni che nei colori dello show. Oltre a essere la più acclamata dalla folla cambia i toni dello spettacolo, che vede il ritorno del dittatore cui il protagonista del disco si è autoeletto, e lo vediamo incitare la folla a suon di colpi di mitra e braccia incrociate sopra la testa. Il simbolo di questa dittatura sono i martelli incrociati che ci invitano ad abbattere i muri, soprattutto quelli che abbiamo nella nostra mente. Ed è così che si conclude lo show, con il muro che viene abbattuto e con il protagonista che torna alla realtà.


Quello a cui si è assistito allo stadio Olimpico è uno show con pochi eguali al mondo. Waters dal suo pubblico più che ascoltato è venerato come fosse davvero un leader politico che ammalia la folla, e il suo pubblico più che apprezzarlo sembra quasi che provi una sorta di amore sconfinato, per quella mente dei Pink Floyd che ha realizzato questo capolavoro che il buon Roger continua a portare in scena, anche se sembra per l'ultima volta.  




sabato 27 luglio 2013

News 27 Luglio 2013

  • Si terrà a Senigallia, in provincia di Ancona, la prima mostra fotografica in Italia dedicata a Johnny Cash. All'interno del  Summer Jamboree Festival sarà allestita una mostra che raccoglierà una serie di scatti inediti del cantante Country, fotografie eseguite dal fotografo Jim Marshall amico di Cash. La mostra durerà dal 3 al 11 Agosto presso il Palazzetto Baviera e sarà aperta dalle 18 alle 24. 


  • Il 24 Settembre sarà nei negozi il nuovo disco di Peter Gabriel. Il disco rappresenta la seconda parte del progetto iniziato nel 2010 con "Scratch My Back". Se nella prima parte l'ex frontman dei Genesis eseguiva cover di canzoni altrui, in questa pubblicazione saranno gli artisti coverizzati a eseguire delle versioni alternative dei successi di Gabriel, insieme al cantante stesso. Il progetto vedrà coinvolti artisti del calibro di Lou Reed, Paul Simon, Brian Eno, Arcade Fire e tanti altri. Peter Gabriel inoltre sarà in Italia per un'unica data il 7 Ottobre al Forum di Assago di Milano.




venerdì 26 luglio 2013

Mick e Keith - The Glimmer Twins

Dartford nel Kent aveva dato i Natali nel 1925 a Margaret Thatcher, donna destinata, nel bene o nel male, a cambiare per sempre la storia dell'Inghilterra. Nel 1943 la popolazione della cittadina aumentò di due abitanti. Due neonati che avranno molto a cui spartire, e anche loro destinati a cambiare per sempre la storia della vecchia Terra D'Albione.
Michael Phillip Jagger detto Mick e Keith Richards erano i nomi dei due bambini di Dartford. Frequentarono la scuola elementare insieme, poi si persero di vista, per ritrovarsi definitivamente ai tempi del liceo. Scoprirono di essere appassionati della stessa musica, Blues e R&B principalmente. Keith già suonava la chitarra e decisero di iniziare a suonare qualcosa insieme. Nel complesso della scuola cominciarono con cover di famosi pezzi che arrivavano dagli Stati Uniti.
Tra il 1960 e il 63 i due giovani inglesi suonano con diversi musicisti come loro appassionati di R&B come loro, trovano un batterista, tale Charlie Watts, e un bassista, Bill Wyman, e grazie a una canzone di Muddy Waters scelgono il nome per la loro band...The Rolling Stones.




A questo punto basterebbe scrivere “E il resto è storia...” e non si sbaglierebbe. Perché loro la storia da quel lontano 1963 l'hanno fatta davvero.
Di strada da quelle cover ne hanno fatta parecchia, e se i primi lavori erano principalmente quelli i brani che formavano i loro dischi, già dai primi anni Keith e Mick mostrarono subito una grandissima abilità compositiva, oltre a uno stile che in pochi si sognano di avere, lo stesso stile imitato e scimmiottato dal 90% dei gruppi rock che sono venuti dopo di loro. Lo stile ribelle che era l'anima degli anni '60 loro lo hanno incarnato alla perfezione, mantenendolo a tutt'oggi, continuando a fare le rockstar a tempo quasi pieno, invece di stare a casa a fare i nonni come sarebbe più consono (per i benpensanti).
Quel Rock che loro possono vantarsi veramente di aver creato, soprattutto nel modo di viverlo.
Il famoso motto “Sesso, Droga e Rock & Roll” sembra essergli stato cucito addosso dal sarto. E non è il classico modo di dire per esaltare le esagerazioni di una band. Questi due le hanno provate veramente tutte nella vita. Il primo arresto per droga è datato 12 Febbraio 1967 e a questo ne seguiranno altri negli anni, che sia toccato a Mick o a Keith è indifferente. Tutto questo non ha fatto altro che creare una sorta di divisione nel mondo tra pro e contro gli Stones. Perché diciamolo gli Stones sono loro due. La divisione tra chi li idolatrava, anche e soprattutto per i comportamenti, e chi gli puntava l'indice, accusandoli di andare contro la morale.




Sempre il loro atteggiamento è stato causa della più grande diatriba nella storia della musica: Beatles o Rolling Stones? Una diatriba creata solamente dai Media, che non ha mai riguardato direttamente le due band, un dibattito che nasceva sempre da loro due. Da una parte i bravi ragazzi Lennon e McCartney contrapposti ai ribelli Jagger e Richards. Ma chi conosce un po' la storia sa benissimo che tra loro c'era anche amicizia, al punto che furono gli stessi Lennon e McCartney a donare una loro canzone inedita ai giovani e semi sconosciuti Stones (I Wanna Be Your Man) così come sono gli stessi Beatles a prendere parte al documentario Rock & Roll Circus i cui protagonisti erano proprio gli Stones. Così come leggenda vuole che fu George Harrison a scoprire i Rolling Stones all'inizio della loro carriera.
E a proposito di leggende, sui Glimmer Twins (così li chiamavano i media inglesi) ne girano un numero esagerato. Si va dai patti col demonio, fino a leggende più credibili, pur surreali che siano. Si parla di Keith Richards che una volta l'anno vola in Svizzera per pulire il sangue dopo anni di eccessi, e sempre leggenda vuole che lo stesso Keith abbia sniffato le ceneri del padre durante un momento di astinenza. Sempre le stesse leggende che narrano avventure sessuali di Jagger al limite dell'incredibile, che siano con la storica compagna Marianne Faithfull o che lo vedano come concubino di David Bowie. Così come è leggenda la storia del Masked Marauders, un gruppo che avrebbe visto unirsi Jagger, Bob Dylan, Lennon, McCartney e Harrison in un supergruppo che avrebbe inciso solo un album di cover, nascondendo al mondo la loro identità.
Almeno l'ultima di queste leggende riporta all'aspetto musicale del duo. Perché si, saranno stati ribelli, anticonformisti, drogati, e quello che volete, ma questa coppia nel corso degli anni ci ha regalato tanta, ma tanta musica di un livello stratosferico. Trentatré dischi in studio, dieci dischi dal vivo, un film-documentario girato da Martin Scorsese (Shine a Light), e migliaia di concerti a ogni angolo del globo. E se all'inizio erano le cover dell'America Nera a farla da padrone, iniziarono a arrivare i primi lavori firmati dalla coppia Jagger/Richards. Mick scriveva i testi, Keith la musica. Sono stati capaci di scrivere qualsiasi cosa, dal rock più sfrenato al blues, a ballate che hanno fatto innamorare generazioni, arrivando anche a un album psichedelico.




Chi è che non conosce il riff di Satisfaction? Già basterebbe questo per farli entrare nella storia dalla porta principale. Un riff semplice, scarno ma indimenticabile. Ma quello fu solo l'inizio, perché da quel momento e per decenni il duo iniziò a tirare fuori successi su successi, che scalavano le classifiche di tutto il mondo, dicevamo che riuscivano a spaziare in modo incredibile e andando un po' in ordine sparso vengono in mente il rock e il blues (Paint it Black, Sympathy For The Devil, Brown Sugar, Jumping Jack Flash), le ballate (Angie, Ruby Tuesday, She's a Rainbow) ma non erano solo macchine da singoli, infatti nel corso della loro carriera sono molti i dischi indimenticabili, da Aftermath al trittico che va dal '69 al '72 Let It Bleed, Sticky Fingers, Exile on Main St. fino all'ultimo A Bigger Bang del 2005 che dopo quarantadue anni dal debutto mostrava ancora un eccellente stato di forma dei nostri.
Ma ovviamente come in tutte le famiglie che si rispettino non sono solo rose e fiori. I rapporti tra Keith e Mick in questi cinquanta anni, forse anche più, spesso non sono stati idilliaci, per non dire che sono stati alquanto tesi. Nel corso degli anni sono uscite tante voci riguardanti i rapporti tra i due, la fonte maggiore è stata sicuramente l'autobiografia di Keith Richards (Life) in cui il chirarrista riportava molti dettagli del loro rapporto. I soprannomi che la band ha dato a Mick (Brenda e Sua Maestà), il fatto che non parlassero praticamente da anni, così come il fatto che Jagger non condividesse più nulla con la band, neanche il camerino. Ma da recenti interviste dei due sembra che i rapporti siano tornati quelli di una volta e che si siano lasciati tutto alle spalle, etichettando tutte le dicerie come screzi tra fratelli.




Oggi Mick Jagger compie 70 anni, Keith li compirà tra qualche mese, ma continuano a andare in giro per il mondo per suonare la loro musica. Il tour che li vede protagonisti da qualche mese per festeggiare i 50 anni degli Stones si sta rivelando un trionfo ovunque mettano piede, e non resta che augurarci ancora tanti anni di questa coppia di scalmanati, noi saremo qui ad attenderli anche per festeggiare i 60 anni di musica. 

mercoledì 24 luglio 2013

News 24 Luglio 2013

  • Annunciate tre date in Italia per gli Inglesi The Darkness. La band britannica tornerà nel nostro paese nel mese di Novembre. Il 1 a Trezzo sull'Adda in provincia di Milano, il 2 all'Atlantico di Roma e il 3 a Bologna. I biglietti sono in vendita da ieri 23 Luglio su tutti i canali autorizzati.


  • Il 27 Settembre uscirà nelle sale il film in 3D dei Metallica "Through The Never". La pellicola girata dal regista Nimrod Antal è un mix tra un live e un film vero e proprio. La pellicola sarà anche in versione non 3D che uscirà il 4 Ottobre. Oltre ai quattro musicisti californiani, sarà protagonista della pellicola anche l'attore Dane DeHaan (Chronicle). Qui sotto il trailer del film che è online da ieri:


  • Altro annuncio è quello degli Alter Bridge. La band americana ha pubblicato  ufficialmente sul proprio sito la notizia dell'uscita del nuovo disco, prevista per il 30 Settembre in UK e il 1 Ottobre nel resto d'Europa. "Fortress", questo il titolo, arriva a  tre anni di distanza dall'ultimo "AB III". Ricordiamo inoltre che la band di Orlando sarà nel nostro paese per due concerti nel prossimo mese di Novembre, l'11 a Roma e il 12 a Milano.




domenica 21 luglio 2013

Recensione Gogol Bordello - Pura Vida Conspiracy

Perché cambiare una formula che funziona così bene?” questo devono essersi domandati Eugene Hutz e compagni mentre registravano il nuovo album. E la risposta è stata di non cambiarla. Ormai eletti a portabandiera della musica folk mondiale, titolo guadagnato a furia di live incandescenti, i Gogol Bordello tornano con il loro nono album.


Una premessa è d'obbligo. Non è un brutto disco ma neanche il migliore della band. Dodici brani che vanno via veloci, con la solita contaminazione di stili e culture che da sempre contraddistingue la band.
Già il primo singolo e apripista del disco We Rise Again aveva fatto intuire che non ci sarebbero stata grosse variazioni sul tema che i Gogol Bordello portano avanti dal lontano 1999. Le chitarre latineggianti dei due pezzi successivi (Dig Deep Enough, Malandrino) non fanno altro che far capire quanto la band dia importanza a tutti i generi di questo mondo. Proprio Malandrino si candida a essere il pezzo che più spopolerà, per un riff e un ritornello alquanto accattivanti. Lost Innocent World non porta molte variazioni, anzi tende a confermare quanto la band ci sappia fare con un certo tipo di sonorità.



Se le prime quattro traccie sono abbastanza in linea con i classici della band, dando una significativa scossa energetica a tutto l'album, con il procedere ci si rende sempre più conto di come i Gogol abbiano puntato più sul lato rock rispetto a quel folk che era il loro marchio di fabbrica. Non che i suoni si discostino molto dal tema principale, però l'accento viene messo principalmente sul lato punk del gruppo. Quindi tra ritmi in levare che richiamano al reggae (Rainbow), e un tango neanche troppo velato (I Just Realized) il disco procede facilmente verso la fine. Ma la band dimostra di non essere solo quella che suona a 100 all'ora per infiammare le platee, e difatti ci regala anche un paio di ottime ballate (I Just Realized, We Shall Sail ). Inoltre il processo di Clashizzazione della band sembra sempre più in stato avanzato, con la voce di Hutz che sempre più spesso richiama quella di Joe Strummer.



Ripeto, non un brutto disco, ma quando sei il migliore nel tuo genere è normale che ci si aspetti da te sempre qualcosa in più. Il classico album che se lo avesse proposto un qualsiasi altro gruppo che fa lo stesso tipo di musica, sarebbe stato subito eletto a miglior lavoro della carriera, purtroppo quando alle spalle hai una discografia notevole, il confronto è inevitabile.
 

Tracklist:
    1. We Rise Again
    2. Dig Deep Enough
    3. Malandrino
    4. Lost Innocent World
    5. It Is The Way You Name Your Ship
    6. The Other Side Of Rainbow
    7. Amen
    8. I Just Realized
    9. My Gypsy Auto Pilot
    10. Hieroglyph
    11. John The Conqueror (Truth Is Always The Same)
    12. We Shall Sail



sabato 20 luglio 2013

Recensione Mosca Nella Palude - Ultrafuck

Nati nel 2011 e con già un EP alle spalle, arrivano ora con il loro disco di debutto “Ultrafuck” i Mosca Nella Palude, trio indie toscano, che in 11 traccie mettono in ordine tutto quello che hanno creato in questi due anni di lavoro.


La situazione musicale indipendente italiana sta vivendo un momento decisamente proficuo, viste le numerose pubblicazione che spuntano ogni mese. I Mosca Nella Palude però non si vanno a perdere all'interno dei suoni che fin troppo spesso ritroviamo nelle italiche produzioni. Se negli ultimi anni regnano sovrane sonorità molto cupe e intime, i Mosca nella Palude vanno nella direzione opposta. Un disco veloce, potente, senza fronzoli, che offre anche un respiro internazionale con la scelta di cantare in inglese.





Un disco che potrebbe sembrare addirittura selvaggio sotto alcuni punti di vista. Forse quello che i tre ragazzi toscani devono ancora capire è la direzione che la loro musica deve prendere. Nella tradizione del crossover in questo disco troviamo una forte mescolanza di generi diversi, e di richiami più o meno velati a influenze che hanno avuto. E se in alcuni momenti sembra di ascoltare i Faith no More(Madafuga, Smith & Wesson), in altri il richiamo ai Beastie Boys è abbastanza palese (Beastie Toys) fino ad arrivare a una sorta di gospel/blues (FAC Alabama) e a una sorta di ritmo tribale (Aayeee).



Un esordio decisamente buono per i tre toscani, undici schegge impazzite per mezz'ora scarsa di musica, che però rendono perfettamente quale sia il pensiero della band, pochi orpelli e si va dritto al sodo.


Tracklist:

1. Madafuga
2. Rex Idiotorum
3. FAC Alabama

4. Beastie Toys

5. Revolution

6. AAyeee

7. Marzo
8. Afghan
9. Pug – No
10. Smith & Wesson
11. Song of Peace

giovedì 18 luglio 2013

News 18 Luglio 2013

  • Arriverà entro Natale il nuovo album di Courtney Love. La ex signora Cobain tornerà dopo 7 anni dall'ultimo disco solista (America's Sweetheart del 2004) e a distanza di 3 anni dall'ultimo lavoro delle Hole (Nobody's Daughter ). Il titolo provvisorio è Died Blonde e verrà accompagnato anche dall'uscita di un'autobiografia dal titolo, anche questo provvisorio Last Bitch Standing.


  • Il chitarrista americano Slash pubblicherà il 4 Ottobre il disco contenente le canzoni della colonna sonora del film Nothing Left To Fear di cui è anche co-produttore. Oltre alle musiche del film il disco conterrà anche due nuovi brani del riccio musicista, Nothing Left To Fear con alla voce il fido Miles Kennedy e la strumentale Welcome To Stull. 



  • Pubblicato online ieri il nuovo video dei Baustelle. Monumentale tratto dall'ultimo lavoro "Fantasma" è il terzo singolo estratto dal sesto lavoro della band senese. Intanto è ripartito il tour che vede il gruppo girare l'Italia, queste le date già annunciate:

20 Luglio – Sestri Levante (GE) – Baia del Silenzio / Mojotic Festival
27 Luglio – Roma @ Cavea Auditorium Parco della Musica
28 Luglio – Siena @ Piazza Duomo
30 luglio – Taormina @ Teatro Greco
5 Agosto – Treviso @ Bastioni SS Quaranta / Suoni di Marca
23 Agosto – Tonadico (TN) @ Villa Welspberg / Suoni delle Dolomiti




lunedì 15 luglio 2013

News 15 Luglio 2013

  • Quella che sembrava una collaborazione occasionale, si sta via via trasformando in un'unione sempre più fissa. Gli Stone Temple Pilots, dopo aver licenziato a febbraio lo storico cantante Scott Weiland, sembrano averlo rimpiazzato con il frontman dei Linkin Park Chester Bennington. Dopo le prime uscite insieme e il primo singolo, sono state annunciate una serie di date in Nord America e la pubblicazione di un EP vedrà la luce a breve. 




  • A sole dieci settimane dallo scioglimento, il cantante Andrew Stockdale annuncia la rinascita dei Wolfmother. Stockdale che aveva deciso di porre fine alla vita della band per concentrarsi sul progetto solista, dopo aver visto come le prevendite del suo tour fossero abbastanza fiacche, ha deciso di riunire parte dei componenti della band, il che ha portato in poche ore all'esaurimento dei biglietti per i concerti che aveva in programma in solitaria. 


giovedì 11 luglio 2013

News 11 Luglio 2013


  • Terminato il countdown che da tre giorni compariva nella homepage del loro sito ufficiale, i Pearl Jam hanno annunciato ufficialmente l'uscita del loro nuovo album. "Lighting Bolt" sarà nei negozi dal 15 Ottobre e arriva a quattro anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio. Da oggi nelle radio sarà anche il nuovo singolo "Mind Your Manners". Tre giorni fa sono state annunciate anche le date che la band affronterà in Nord America a partite da Ottobre. Attendiamo fiduciosi anche per quel che riguarda concerti nel nostro paese, presumibilmente nel 2014.


  • Uscirà il 17 Luglio il nuovo singolo dei Kings Of Leon. "Super Soaker" è stata già eseguita dal vivo diverse volte dalla band americana, e fa da apripista al sesto album del gruppo, che vedrà la luce il 24 Settembre e si intitolerà "Mechanical Bull"


lunedì 8 luglio 2013

Muse Stadio Olimpico Roma Live Report


Ore 20,55 quando dagli altoparlanti dello Stadio Olimpico, una voce annuncia che i Muse hanno scelto il concerto romano per la registrazione del DVD che seguirà questo tour. La folla che già gremiva lo stadio da ore esplode in un boato che non si placherà per le due ore e mezza che seguiranno.
Che il pubblico fosse carico si notava già tre ore prima del concerto quando il parterre era già stracolmo, e hanno beneficiato di questa carica anche i due gruppi spalla che si sono esibiti prima dei Muse. We Are The Oceans e gli Arcane Roots hanno iniziato a scaldare il pubblico con il loro rock diretto, ma è al termine delle aperture che lo stadio ha iniziato a andare in fibrillazione in attesa del trio britannico.
Il palco ricorda molto una fabbrica alla cui cima si trovano sei ciminiere che saranno parte integrante di tutto lo spettacolo, e troviamo una pedana che si insinua tra il pubblico fino a raggiungere il centro dello stadio.
Puntuali alle 21 ecco arrivare Matt Bellamy e soci che attaccano subito con due pezzi dell'ultimo lavoro “Supremacy” e “Panic Station” ed ecco entrare in scena anche le ciminiere poste sulla cima della struttura, che iniziano a gettare lingue di fuoco verso il cielo. È con i due primi classici che l'Olimpico inizia a diventare un fattore importante nello show. “Plug In Baby” e “Map Of Problematique” fanno scoppiare l'ovazione e la voce di Bellamy per lunghi tratti viene sovrastata da quella del pubblico, che probabilmente non voleva far sfigurare l'Italia, visto che questo show verrà poi visto in tutto il mondo.
Matt Bellamy dimostra fin dall'inizio del concerto di essere in grandissima forma, gestendo a proprio piacimento il pubblico, pronto a impazzire per ogni parola in italiano che il frontman pronuncia.
La band continua a pescare a piene mani da tutto il loro repertorio, prediligendo l'ultimo lavoro, quel The 2nd Law che stanno portando appunto in tour, accolto ottimamente da parte del pubblico romano, ma come sempre è all'ascolto dei classici che il pubblico impazzisce.
È ovviamente uno spettacolo per le orecchie della platea, ma non è da meno lo show messo in piedi per gli occhi dei presenti. Tra giochi di fuoco, uomini d'affari che lanciano banconote al pubblico, robot che ballano per il palco ecco arrivare nel momento probabilmente più intimo del concerto, mentre la band è raggruppata sulla pedana al centro dello stadio ad eseguire un'intensa versione di “Unintend”, fa capolino da dietro il palco una gigantesca lampadina che sorvola la band, da cui appare una ballerina che inizia a volteggiare nel cielo.
Dopo “Undisclosed Desires” in cui Matt scende tra il pubblico a prendere il meritato abbraccio della folla, la band torna per eseguire due bis, che rendono ancora più incandescente la serata, e la chiusura con “Uprising” e “Starlight” rendono ancora più entusiasmante la performance.





Purtroppo a fronte di uno spettacolo totale, c'è da rimarcare come sempre la pessima acustica offerta dallo stadio Olimpico, evidentemente non adatto a ospitare eventi del genere.
Due ore e mezza di un'intensità pazzesca, praticamente senza alcuna pausa, in cui il trio inglese dimostra di essere uno dei migliori gruppi del mondo, e che nel live riesce a tirare fuori sempre il meglio da loro stessi, che riesce a far uscire dallo stadio 70mila persone con il sorriso stampato sul viso, sicuri che difficilmente li abbandonerà nei prossimi giorni.




Setlist :

Supremacy
Panic Station
Plug In Baby
Map Of Problematique
Resistance
Animals
Knights Of Cydonia (Man With the Harmonica Intro)
Dracula Mountain (Bass & Drum Jam)
Explorers
Interlude
Hysteria
Monty Jam
Feeling Good
Follow Me
Liquid State
Madness
Time Is Running Out
Stockholm Syndrome
B-Stage
Unintended
Guiding Light
Blackout
Undisclosed Desires
Encore
The 2nd Law: Unsustainable
Supermassive Black Hole
Survival
Encore 2
Uprising
Starlight

mercoledì 3 luglio 2013

Recensione Editors - The Weight of Your Love

La quarta fatica discografica per la band di Birmingham, arriva a quattro anni dall'ultimo In This Light And On This Evening che aveva ottenuto un buon riscontro da parte della critica, come d'altra parte i primi due album del gruppo inglese. 


Se avete avuto modo di ascoltare, e apprezzare, i primi tre dischi del gruppo saprà per certo che a Tom Smith e soci non ha mai fatto difetto il coraggio di variare genere. Sono passati con successo dalle chitarre dei primi due album per andare verso le tastiere e i synth del terzo disco, il tutto sempre mantenendo un ottimo livello qualitativo. 
The Weight Of Your Love mostra un ennesimo cambio nella band, ma stavolta non è stato centrato l'obiettivo. Dimenticate i primi due album, dimenticate le chitarre, dimenticate i tentativi di elettronica. 
Il disco suona come qualcosa di già sentito in tutta la sua durata. Più di qualche canzone vi ricorderà qualche altro gruppo, che siano i Muse (Sugar) che siano i Coldplay o gli U2(A Ton Of Love). Ma la cosa che preoccupa di più è la piattezza del disco, che apparte un paio di pezzi procede nella sua monotonia senza mai un punto di svolta.



Il gruppo dimostra comunque di saper fare canzoni, ma il disco non decolla mai. Si ha sempre la sensazione che si stiano trattenendo e non dando il massimo per il disco. Soprattutto per quel che riguarda Smith alla voce, tra passaggi in falsetto a parti più cupe che ricordano la voce di Springsteen (Nothing), non sembra mai che stia dando il meglio.
La band vira nettamente verso un sound più accessibile alla massa, con due o tre canzoni che sembrano perfette per i passaggi radio (A Ton Of Love, Hyena, The Weight), e lavora molto sull'orchestrazione andando a aggiungere fiati e archi che vorrebbero dare un tocco più epico a un disco che però di epico ha veramente poco. 


Una battuta d'arresto molto netta per i quattro inglese, dopo che con i primi lavori avevano fatto sperare in un futuro ben più radioso. Ma essendo comunque molto giovani, uno stop può anche essere accettato a patto che capiscano gli errori fatti e cerchino di evitarli nei prossimi lavori.



Tracklist

The Weight
Sugar
A Ton of Love
What Is This Thing Called Love
Honesty
Nothing
Formaldehyde
Hyena
Two Hearted Spider
The Phone Book
Bird of Prey

lunedì 1 luglio 2013

News 1 Luglio 2013

Annunciate nuove date italiane per i Depeche Mode. Torneranno in tour in Italia per tre date nel 2014 a Febbraio. 18 Febbraio Torino, 20 a Milano e 22 a Bologna. Le date seguiranno quello di questo mese a Milano e Roma negli stadi, e saranno al chiuso nei palazzetti. I biglietti saranno in vendita aperta a tutti alle ore 11 di venerdì 5 Luglio su tutti i canali autorizzati.





I Radiohead decidono di fare un regalo ai loro fan. E' stato messo online per il download il "Live At Tramps" del 1995 registrato a New York pochi giorni prima dell'uscita del loro secondo disco "The Bends". Il download è gratuito, ma può essere supportato da un'offerta libera che va a supportare Amnesty International. Per scaricare il concerto cliccare QUI