Recensione Management Del Dolore Post-Operatorio - McMao
Arriva dopo due anni di attesa il nuovo
lavoro del Management Del Dolore Post-Operatorio, seguito di Auff!!
del 2012. Le aspettative per
questo McMao erano
alte dopo l'ascesa che la band abruzzese ha intrapreso nell'ultimo
biennio. Hanno fatto parlare di loro sia per l'ottimo esordio sia per
il loro atteggiamento sul palco, sfociato nella censurata esibizione
sul palco del Primo Maggio.
Auff!!
ci aveva regalato il debutto di una delle migliori band emergenti del
panorama nazionale. McMao
prosegue la strada intrapresa dai ragazzi di Lanciano, mostrandoceli
forse ancora più maturi dal punto di vista artistico. Li ritroviamo
un po' meno punk rispetto al primo lavoro ma con un accento più
marcato sul lato elettronico. E questo passaggio è segnato dal brano
d'apertura ( La Scuola Cimiteriale )
che riesce a fondere le anime dei due dischi. Ma le origini non si
scordano e le ritroviamo anche in altri brani ( La Pasticca
Blu ). L'enorme passo avanti
viene fatto però con i testi. Continuano a cantare delle brutture del
mondo in cui viviamo. Un mondo di falsi miti ( James
Douglas Morrison ), in cui regna
il Dio denaro ( Oggi Chi Sono
) in un paese dove anche il cinema viene fatto in alta definizione
per compensare la bassezza morale delle persone ( Il
Cinematografo ).
Il
tutto può essere riassunto dalla copertina, un dipinto che unisce il
volto di Mao conciato come il clown del McDonald's, ad unire ideali
ormai venduti al consumismo più sfrenato.
Una conferma importante per la musica
italiana. Un'altra band che dimostra tutto il proprio valore e non si
ferma al solo interessante debutto. Un'altra band italiana che fa
capire come si possa fare dell'ottima musica in Italia e avere
successo, senza dover scendere a compromessi.
Recensione Management Del Dolore Post-Operatorio - McMao
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