Header AD

Recensione The Smashing Pumpkins - Monuments to an Elegy

Billy Corgan è vivo e attivo come non mai. Un disco nel 2012 ( Oceania) uno in programma per il prossimo anno ( Day For Night), ecco ora arrivare questo nuovo Monuments to an Elegy.
La prima cosa che balza all'occhio ancor prima di ascoltare l'album è la lunghezza. Soli nove brani di una durata media di neanche quattro minuti, cosa assai strana per i lavori degli Smashing Pumpkins che ci hanno abituato a album dilatati anche esageratamente. Invece in questo caso abbiamo un disco breve e diretto, senza troppe macchinazioni sonore, cosa alquanto strana per la band di Corgan. E anche ascoltandolo ci si rende conto che oltre alla brevità anche i suoni sono decisamente orientati verso un pop più aperto a un pubblico più vasto rispetto al solito. Tastiere e Synth a farla da padroni, solite chitarre potenti ma che non hanno la libertà solita ( niente assoli).
Tiberius è l'anello di congiunzione con il precedente lavoro Oceania, ma poi il disco prende tutt'altra piega, con il consueto uso di chitarre, ma fossilizzandosi troppo sulle tastiere che danno a Monuments to an Elegy un suono quasi datato, molto power-pop anni 80. Non che manchino le intuizioni buone, anche perché Corgan resta sempre Corgan, ma rispetto ai lavori maggiori della band non si riesce a sfruttarli in maniera adeguata. Anaise! Con il suono andare funk porta una ventata di novità che però si perde nel andamento abbastanza statico del disco.


Billy Corgan ha avuto il merito di prendere una generazione che era stata aizzata da Cobain, e l'ha portata verso un'età, e una musica, più adulta. Ma forse ora non riesce più a indirizzare gli spunti nel modo giusto, e ci si limita a vivacchiare in un livello, comunque più che discreto, ma che impallidisce al confronto del passato della band. 
Recensione The Smashing Pumpkins - Monuments to an Elegy Recensione The Smashing Pumpkins - Monuments to an Elegy Reviewed by Unknown on 13:03 Rating: 5

3 commenti

  1. Io ho fatto parte di quella generazione...Proverò ad ascoltarlo, ma è troppo vivida la memoria di album come "Mellon Collie" e "Adore" ...

    RispondiElimina
  2. i capolavori del passato sono lontani.
    se non altro però questo nuovo disco mi è sembrato il più decente che billy ha tirato fuori da parecchi anni a questa parte. è già qualcosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo si, però sembra come se non riesca più a indirizzare le idee buone nel modo giusto.

      Elimina