Recensione Cristina Nico - Mandibole
Disincanto. Questo è il termine che
meglio descrive questo inizio di secolo. Ed è uno dei temi tra i più
gettonati da parte dei cantautori nostrani. La musica è sempre stato
uno strumento indispensabile per combattere gli stati d'animo più
duri che la vita ci offre. E Cristina Nico
di questo canta. Di una generazione che ha perso la fiducia nel
futuro, in un mondo pieno di “Cose
necessarie ma inutili”
di
cui non riusciamo più a fare a meno.
E
il tutto viene cantato con uno stile minimale, in cui si passa da
suoni che accompagnano la voce a momenti in cui esplode per dare
forza a dei brani più potenti di suo. Perché la vera forza di
questo Mandibole, album
di debutto della cantautrice ligure, sta tutto nella voce e nei testi
scritti da Cristina
Nico. Parole
ispirate e poetiche ma non messe lì solo per far bella figura, ma
dirette e semplici per arrivare a tutti.
Un lavoro decisamente valido che porta alla ribalta un'artista decisamente interessante. Una cantautrice che dimostra come la musica sia il modo più diretto per descrivere appieno la realtà che viviamo. E di artisti di questo tipo ne abbiamo sempre più bisogno.
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