Recensione The Gateway - Red Hot Chili Peppers
Ovvero qualcuno salvi il soldato Flea
Disco in studio. Tour. Disco Live.
Raccolta. Ripeti.
Disco in studio. Tour. Disco Live.
Raccolta. Ripeti.
I Red Hot Chili Peppers sono entrati
nel circolo vizioso che colpisce tutte le storiche band arrivate a un
determinato punto della carriera. Idee vicine allo zero, casa
discografica che obbliga a pubblicare qualcosa e loro che eseguono.
Quando invece avrebbero solo voglia di fare surf sulle spiagge
dell'amata California.
"No, ma stavolta hanno fatto un disco
Prog" ( giuro che me lo hanno detto). Ecco, a chi me lo ha detto poi
consiglierò in privato qualche disco per capire cos'è il Prog.
La
formula dei RHCP è
abbastanza semplice. Si sono detti : “Californication
ha
fatto il botto, quindi continuiamo a rifare quello”. E se
Californication era
davvero un gran disco, da By The Way
in poi si è intrapresa una discesa che non si appresta a finire.
Tanto i loro sold out continuano a farli e questo gli basta. In The Gateway
sono riusciti pure a perdere il groove che li ha sempre
contraddistinti, come se avessero composto i brani e poi li avessero
registrati al rallentatore. Come quando con il videoregistratore
andavi indietro piano.
Forse il momento più alto dei RHCP negli ultimi anni
Il soldato Flea ci prova a tenere in piedi la baracca, con la solita
sezione ritmica impeccabile, ma sono vani sforzi, quindi non
sorprende il fatto che per fare della musica più nelle sue corde abbia deciso di
andare a suonare il campanello di casa Thom Yorke. E il risultato è più che discreto, diciamo anche ottimo.
The Getaway è un disco discreto, che non si eleva dal mucchio della produzione degli ultimi quindici anni della band, che farà felici i fan e lascerà indifferenti gli ascoltatoti occasionali.
Tranquilli che tanto il prossimo tour è
già tutto esaurito e tra cinque anni avremo il dodicesimo disco dei
RHCP, che sarà l'ennesimo
clone degli ultimi cinque dischi. Uno di quegli album che li ascolti e
quando è finito hai una sensazione di déjà vu, la stessa che avevi
avuto cinque anni prima e ancora altri cinque anni prima.
Recensione The Gateway - Red Hot Chili Peppers
Reviewed by Unknown
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23:00
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