Recensione Brunori Sas - Il Cammino Di Santiago In Taxi
Terzo album in studio per il cantautore
calabrese Dario Brunori, meglio conosciuto come Brunori Sas. Il
cantante cosentino torna alle stampe dopo Vol.2 - Poveri Cristi
con questo nuovo lavoro, Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago
In Taxi. In questi tre anni si è
anche disimpegnato con la colonna sonora del film è
Nata Una Star? .
La nuova ondata di musica indipendente
italiana ( se indipendente la si vuol chiamare ) è composta
principalmente da due filoni portanti. C'è chi seguendo i richiami
esterofili si cimenta con generi che erano poco usati in Italia, e
altri che invece tentano di tenere in vita il nostro tanto caro
cantautorato. Brunori fa parte di questa seconda via. E dopo due
acclamati lavori arriva il nuovo disco che è una sorta di prova del
nove per il cantautore cosentino.
Questo terzo volume della saga di
Brunori è la naturale evoluzione dei due precedenti lavori. Se nel
primo disco si parlava di un passato che forse non c'è più, mentre
nel secondo lo sguardo volgeva verso il mondo esterno, con le storie
di Poveri Cristi
che ci sono intorno sempre, in questo nuovo lavoro Brunori si guarda
dentro, molto più intimamente rispetto al passato. E l'evoluzione
c'è anche dal punto di vista musicale, visto che in questo disco c'è
una cura per il lato strumentale molto più marcata.
Uno
dei tratti più marcati di questo revival del cantautorato italiano
che stiamo vivendo negli ultimi anni è uno spiccato citazionismo, da
cui Brunori non si tira indietro. In questo disco è evidente la
traccia lasciata dai vari Dalla, Endrigo, De Gregori, il tutto
condito da un'ironia tipica del cantante calabrese. Anche il suo
stile resta sempre quello retrò, che guarda con piacere ai grandi
del passato, il tutto condito da un'anima nazional popolare che gli
permette di citare nelle sue canzoni addirittura il Pulcino Pio e
riesce a mettere in bocca i Doors a Giovanna D'Arco ( Il
Santo Morto
) o fa ballare Che Guevara e Pinochet sulla musica di Beyonce ( Mambo
Reazionario
) con un gusto per il non sense che ricorda tanto il conterraneo Rino
Gaetano. Ma come detto il disco è molto più intimo rispetto ai
precedenti, già dal titolo visto che il Cammino di Santiago può
essere una inteso come una riscoperta di se stesso, infatti abbiamo
brani molto più personali in cui scava dentro se stesso (
Arrivederci
Tristezza, Maddalena e Madonna, La Vigilia Di Natale, Sol Come Sono
Sol
).
La
nuova fatica discografica di Brunori Sas potrebbe risultare molto
meno immediata rispetto ai precedenti lavori, ma non per questo di
minore qualità. Come detto per il disco di Dente uscito pochi giorni
fa abbiamo di fronte la prova che la musica italiana sta vivendo un
periodo di grande vitalità, e il disco di Brunori è l'ennesima
dimostrazione.
Recensione Brunori Sas - Il Cammino Di Santiago In Taxi
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