Recensione Nirvana - Nevermind
Nel 1991 la scena di Seattle
stava per esplodere in tutto il suo fragore. Alla fine di Agosto era
uscito Ten dei Pearl Jam, mentra alla fine di Settembre arriva nei
negozi di dischi il secondo album dei Nirvana, Nevermind.
Il disco era il seguito di Bleach il primo disco autoprodotto dalla stessa band e che aveva già riscosso un notevole successo sia di pubblico che di critica, il che aveva iniziato a garantire a Cobain e soci un buon seguito di fans, soprattutto nell'area di Seattle.
I brani
proposti nell'album erano per la maggior parte già conosciuti dai
fans della band di Seattle, visto che venivano già proposti da tempo
dal vivo. Ma la spinta maggiore dell'album arriva dal brano di
apertura e primo singolo Smell Like Teen Spirit, che anche
grazie alla spinta del videoclip passato a ripetizione su MTV,
portarono Nevermind ai primi posti in classifica fin da
subito.
Il sound della band di Kurt Cobain non era dei più complessi. Melodia orecchiabili unite alla violenza, soprattutto vocale, del punk. Un esperimento che già anni prima i Pixies avevano provato a proporre, ma non con gli stessi risultati dei Nirvana. Anche la struttura dei brani è abbastanza classica, con il semplice schema strofa-ritornello-strofa. Ma la semplicità della musica è sicuramente stata la forza della band. Canzoni dirette che arrivano dirette all'ascoltatore, che giungono proprio nel periodo giusto. Brani come la già citata Smell Like Teen Spirit oppure Lithium, In Bloom e Drain You diventano dei veri e propri inni di una generazione che cercava una guida musicale. E i Nirvana vengono subito eletti a portavoce di una generazione, ruolo che li porterà alla rovina, soprattutto a Kurt Cobain.
Il sound della band di Kurt Cobain non era dei più complessi. Melodia orecchiabili unite alla violenza, soprattutto vocale, del punk. Un esperimento che già anni prima i Pixies avevano provato a proporre, ma non con gli stessi risultati dei Nirvana. Anche la struttura dei brani è abbastanza classica, con il semplice schema strofa-ritornello-strofa. Ma la semplicità della musica è sicuramente stata la forza della band. Canzoni dirette che arrivano dirette all'ascoltatore, che giungono proprio nel periodo giusto. Brani come la già citata Smell Like Teen Spirit oppure Lithium, In Bloom e Drain You diventano dei veri e propri inni di una generazione che cercava una guida musicale. E i Nirvana vengono subito eletti a portavoce di una generazione, ruolo che li porterà alla rovina, soprattutto a Kurt Cobain.
Nevermind rappresenta
uno dei dischi più importanti degli anni '90, ma anche della musica
in generale. Uno dei dischi senza i quali molte delle band che
ascoltiamo a tutt'oggi non sarebbero mai esistite, e soprattutto
vista la sua semplicità un disco che ha avvicinato alla musica un
numero immenso di giovani musicisti.
Recensione Nirvana - Nevermind
Reviewed by Unknown
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19:28
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