Recensione Mannarino - Al Monte
Terzo
disco in studio per Alessandro Mannarino, il
cantautore romano torna dopo tre anni da Supersantos.
Il nuovo lavoro Al
Monte
è stato anticipato dal singolo Gli
Animali.
Mannarino
nell'ultimo lustro è stato tra
gli artisti italiani che ha fatto la scalata più vertiginosa. Dalle
serate al Rione Monti a Roma a essere uno degli artisti italiani più
di successo del momento è stato un percorso abbastanza veloce. Bar
Della Rabbia aveva stupito
tutti e portato al grande pubblico questo menestrello dei giorni
nostri.
Di
solito se il secondo album deve essere la conferma del successo del
debutto, con il terzo lavoro si devono cominciare a far vedere
progressi e passi in avanti, magari prendendo anche qualche rischio.
Rischi che Mannarino non
prende, proponendo un disco in sicurezza, in cui il suo stile è
inconfondibile.
Ma
passi in avanti ce ne sono, soprattutto per quel che riguarda i
testi, da sempre vero punto di forza del cantautore romano. È un
disco molto più intimo rispetto ai precedenti. Raccontando sempre
delle favole metropolitane, Mannarino
si guarda dentro molto di più rispetto ai precedenti due lavori. E
lo fa con ballate intense ( Scendi
Giù, Al Monte e Le
Stelle ) mescolate con
brani dai suoni molto familiari per i suoi fan ( Malamor,
Gli Animali ).
Un
disco sicuramente buono, che si assesta alla perfezione nella
discografia pubblicata finora da Mannarino. Un
album che non farà gridare al capolavoro, ma che non scontenterà
nessuno, anche se come detto si potrebbe cominciare a provare
qualcosa di diverso rispetto a quello in cui già tutti sanno che sai
farci.
Recensione Mannarino - Al Monte
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18:16
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