Recensione Fucina28 - La pace dei sensi - il Nulla
Ci sono dischi che si ascoltano e
basta. Altri che stimolano anche altri sensi. Il secondo disco dei
Fucina28 รจ un disco che
stimola l'olfatto, come fosse un odore. O forse una puzza. Una puzza
di realtร , di fatica, di un mondo che รจ sempre piรน brutto. La
pace dei sensi- Il Nulla
puzza di veritร .
I
Fucina28 ci
regalano un secondo lavoro intenso, che pesca a piene pani dal rock
indipendente italiano degli ultimi vent'anni, creandosi perรฒ una
propria identitร . Chitarre serrate ( Terrore)
e richiami ai concittadini Zen Circus ( Riflessione
dei trent'anni, Nel paese di Pinocchio)
o agli Afterhours ( Te
stesso)
ma anche la capacitร di rallentare e riflettere ( L'incostanza
Vol. II).
Sia
ben chiaro, non si tratta di un lavoro perfetto. Ma di certo รจ un
ulteriore passo avanti rispetto al primo lavoro, e progredire รจ
sempre un merito. C'รจ da lavorare ancora su alcuni passaggi, ma la
strada รจ quella giusta. La pace dei sensi โ il
Nulla
รจ un disco che si potrebbe definire puro, che non vuole scendere a
compromessi, e come tale si tiene i suoi pregi e i suoi difetti
cosciente del fatto che sono frutto di una gran voglia di fare.
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