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Johannesburg - Mumford And Sons

 Stanis La Rochelle non sentiva l'Africa,  probabilmente perché stava girando a Pomezia.  Magari se il fiume Ngube fosse stato in zona  Aprilia, l'Africa si sarebbe sentita di più. O se i  mezzi a disposizione della produzione degli Occhi  del cuore avessero permesso di girare nella savana,  sarebbe venuta fuori una scena memorabile.

 Siccome i Mumford and Sons hanno i mezzi per  andare a registrare direttamente in Africa, hanno  preso armi e bagagli e sono andati a registrare un  EP direttamente a Johannesburg. O magari hanno  solo approfittato del tour che passava da quelle  parti per collaborare con alcuni artisti del posto.

Ed è stata una buona occasione per fermare il processo di Coldplaizzazione che era partito dal precedente disco Wilder Mind. Cinque brani in cui i quattro ragazzotti inglesi hanno voluto sperimentare qualcosa di totalmente diverso dal solito, con un risultato decisamente buono.

Ma di esperimento trattasi, e tale resterà. Così come negli Occhi del Cuore solo una puntata era lontano da Villa Orchidea, anche i Mumford and Sons dopo questo EP torneranno nella loro zona confortevole, quella che sta accanto allo studio di registrazione dei Coldplay.
Però mi piace immaginare Marcus Mumford che gira per le sterminate pianure africane vestito come un novello David Livingstone, col suo bel cappellone di paglia, in attesa di un'ispirazione che arrivi dal nulla, come la voce che spingeva Corinna Negri verso il fiume Ngube.


 
Johannesburg - Mumford And Sons Johannesburg - Mumford And Sons Reviewed by Unknown on 18:50 Rating: 5

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