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Recensione Blur - The Magic Whip

Immaginate una band che si ritrova per un reunion dopo anni di separazione. Immaginateli che per annoiare l'attesa di cinque giorni liberi ad Hong Kong decidono di ammazzare il tempo in studio di registrazione a suonare. Immaginate che dopo un anno il chitarrista Graham Coxon rimette mano a quel materiale e provi a tirarne fuori un album. Immaginate i quattro componenti della band che, a sorpresa, un paio di mesi fa annunciano l'uscita di un nuovo disco di inediti. Aprite gli occhi e vi troverete davanti The Magic Whip, primo disco in studio dei Blur da dodici anni a questa parte.
E di acqua sotto i ponti nel frattempo ne è passata tanta. Damon Alban diviso tra Gorillaz e disco solista, Coxon con le sue prove molto più vicine ai suoni classici della band. Ed è proprio la contrapposizione tra i due, quella che aveva portato allo scioglimento del gruppo, quella che da vita a questo nuovo album. Si cerca di far convivere le diverse anime che vivono all'interno di questi artisti, dopo oltre una decade di altre esperienze.
E il risultato è un mix di queste anime, in cui Coxon in fase di produzione è andato a limare la personalità enorme di Alban per creare un qualcosa che si avvicini il più possibile a un lavoro di gruppo, che a un altra prova di grandezza del frontman. E se mettendo il disco nel lettore sembra di essere catapultati ai tempi di Parklife con Lonesome Street, già dal secondo pezzo ( New World Towers) i suoni di Everyday Robots si fanno presenti e importanti. Suoni che ricompaiono in My Terracotta Heart ballata minimale sul rapporto tra le due anime della band. Ma l'equilibrio lo si raggiunge tra i vari brani, andando ad alternare pezzi dichiaratamente pop ( Ong Ong, Go Out), pezzi che costeggiano il funk ( Ghost Ship) e brani più ad orientamento rock ( I Broadcast).


Dobbiamo gridare al capolavoro? No. Abbiamo davanti un bel disco? Si. I Blur riescono a regalare un album che è qualcosa in più rispetto a una semplice raccolta di brani fatti in questi anni. Ha la forma di un disco, che non raggiunge l'apice dei grandi lavori della band, ma che alla fine dell'ascolto ti fa venir voglia di ricominciare ad ascoltarlo.
Recensione Blur - The Magic Whip Recensione Blur - The Magic Whip Reviewed by Unknown on 13:56 Rating: 5

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