Recensione The Pop Group - Citizen Zombie

In
questo Citizen Zombie
la voglia di sperimentare che ha reso celebre il gruppo è rimasta
intatta, andando a svariare dal funk e post-punk che li aveva resi
celebri, andando in punti estremi come il dub (Citizen
Zombie)
o l'elettronica ( Nations).
Ma restando anche pienamente attaccati al loro passato con brani che
avrebbero forse trovato posto anche nei loro album di fine anni '70 (
S.o.p.h.i.a, Box
9).
La
cosa certa è che Mark
Stewart e
soci di cose da dire ne avessero ancora, difatti il livello del disco
è più che buono, ma i tanti anni passati lontani l'uno dall'altri
li ha portati su strada totalmente diverse in senso artistico. Con un
piede piantato nel passato e uno che prova ad arrivare ai giorni
nostri propongono undici brani che sembrano slegati tra loro, in cui
è difficile trovare un filo conduttore, ma che se presi
singolarmente risultano essere gradevoli e di ottima fattura.
Recensione The Pop Group - Citizen Zombie
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18:44
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