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Roger Waters The Wall Live - Stadio Olimpico



Alcuni settori dello stadio Olimpico segnavano il tutto esaurito già dal mese di Novembre. Già questo basta per capire quanta attesa si è creata nel tempo per questo evento. Evento è la parola esatta perché parlare solo di concerto sarebbe limitativo. Le dichiarazioni dei mesi scorsi di Roger Waters che facevano intendere che probabilmente questo sarebbe stato il suo ultimo tour non ha fatto altro che aumentare l'importanza della serata del 28 Luglio.
Già da parecchie ore prima dell'inizio l'Olimpico si è andato riempiendo, nonostante le temperature che avrebbero consigliato di aspettare le ore più tarde. All'interno dello stadio il pubblico è in fibrillazione, anche troppo per un semplice concerto. Ma abbiamo già detto che definirlo concerto è riduttivo.
E la grande attesa esplode alle 21,15 quando Roger Waters fa il suo ingresso sul palco. Occhiali scuri, giacca di pelle e fascia sul braccio che riporta la mente a un dittatore del passato. Con l'attacco di In The Flesh l'esplosione è totale e per le successive due ore e mezza non si placherà. Nonostante i settanta anni, Roger Waters è in splendida forma, e grazie al suo carisma, tiene in mano il pubblico pronto a seguire il proprio leader.
L'ex Pink Floyd porta in scena il suo lavoro più intimo e personale, quello che lo ha portato ad abbandonare i suoi compagni di avventura in uno dei più grandi gruppi di sempre.
Il pubblico di Roma conosce a memoria il disco e la sua storia, e non sta zitto un momento, accompagnando la voce di Waters in ogni verso cantato. Ma come è ovvio che sia sono i pezzi più famosi a scatenare l'entusiasmo della folla, Another Brick in The Wall part II – Mother – Goodbye Blue Sky raccolgono il pieno di applausi, con il cantante che sembra apprezzare. Si sforza anche di parlare in italiano per dire alla folla che questo concerto è dedicato a tutte le vittime del terrorismo di stato (altro boato). Si perché “The Wall” oltre a essere la storia di una rockstar vittima della sua psiche e dei muri che si crea nella mente, è anche un'invettiva politica contro i poteri forti che controllano il nostro tempo.


Ma più che Waters è il muro il vero protagonista dello show. Il muro che viene eretto durante la prima parte del concerto (che coincide con i primi anni del protagonista), e che va piano piano a nascondere la band, lasciando il solo Roger a controllare il pubblico. Ed è sul muro che vengono proiettati per tutto lo show i video che accompagnano la musica. Perché “The Wall” è un'esperienza totale, per le orecchie e per gli occhi del pubblico. Video che vanno dalle immagini dei soldati morti in guerra, il primo è il padre di Waters morto a Anzio, fino ad arrivare al bombardamento consumistico che riceviamo ogni giorno (le bombe lanciate dagli aerei sono notissimi marchi). La prima parte del concerto si conclude con la chiusura totale del muro e dopo un quarto d'ora di pausa si riparte con solo il muro davanti al pubblico. Inizia una carrellata di immagini che ricordano molto il film tratto dal disco nel 1982.
Dalla cupezza dei primi pezzi dopo la ripresa, Comfortambly Numb segna una svolta sia nei toni che nei colori dello show. Oltre a essere la più acclamata dalla folla cambia i toni dello spettacolo, che vede il ritorno del dittatore cui il protagonista del disco si è autoeletto, e lo vediamo incitare la folla a suon di colpi di mitra e braccia incrociate sopra la testa. Il simbolo di questa dittatura sono i martelli incrociati che ci invitano ad abbattere i muri, soprattutto quelli che abbiamo nella nostra mente. Ed è così che si conclude lo show, con il muro che viene abbattuto e con il protagonista che torna alla realtà.


Quello a cui si è assistito allo stadio Olimpico è uno show con pochi eguali al mondo. Waters dal suo pubblico più che ascoltato è venerato come fosse davvero un leader politico che ammalia la folla, e il suo pubblico più che apprezzarlo sembra quasi che provi una sorta di amore sconfinato, per quella mente dei Pink Floyd che ha realizzato questo capolavoro che il buon Roger continua a portare in scena, anche se sembra per l'ultima volta.  




Roger Waters The Wall Live - Stadio Olimpico Roger Waters The Wall Live - Stadio Olimpico Reviewed by Unknown on 20:09 Rating: 5

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