Recensione Sabrina Napoleone - La Parte Migliore

La
privazione è l'argomento centrale dell'album, quella privazione per
cui Sabrina
Napoleone
ringrazia chi le ha insegnato a lasciare agli altri la parte migliore
( La Parte
Migliore
), che di suo è già una grande lezione di vita. Ma questa
privazione la viviamo in ogni attimo della nostra vita. Che sia per
nostra volontà o che sia per scelte di altri. La
Parte Migliore è
un disco che trasuda disillusione, raccontata con sensibilità e
intimità. E anche se in alcuni passaggi si sente l'influenza di
artisti che sono passati prima di lei ( Nada su tutte ), Sabrina
Napoleone riesce
a imprimere il suo marchio su ogni brano.
Anche
per quel che riguarda la musica l'influenza della musica alternativa
degli ultimi anni è molto forte, ma anche qui rielaborata per dare
un tocco personale e mai banale. E questa voglia di provare la porta
a sfiorare l'industrial ( Dorothy),
la canzone d'autore ( Pugno
di Mosche)
senza però mai esagerare troppo e restando sempre nella strada
maestra.
La Parte Migliore
è un debutto eccellente per un'artista che si era già fatta
conoscere nell'ambiente musicale. Un disco che trasuda eleganza e
cultura ma senza mai voler essere superiore o saccente. Un disco
intimo e personale ma che rispecchia lo stato d'animo di molti di
noi.
Tracklist :
01
– Fire
02
– L’indovino islandese
03
– Prima dell’alba
04
– La parte migliore
05
– Dorothy
06
– E’ primavera
07
– Insomnia
08
– Medusa
09
– Pugno di mosche
10
– Epochè
Recensione Sabrina Napoleone - La Parte Migliore
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19:40
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