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Recensione Marlene Kuntz - Pansonica

In questo 2014 i Marlene Kuntz festeggiano i vent'anni dall'uscita di Catartica. Una di quelle ricorrenze che vanno ricordate. Ma invece di proporci la solita versione rimasterizzata, risuonata, remixata e similari, Godano e compagnia ci offrono in dono sette brani di quel periodo, sette canzoni finora mai pubblicate ufficialmente. Canzoni nate nel periodo che si concluse con Il Vile, che per qualche tempo trovarono spazio dal vivo per poi restare solo negli archivi della band di Cuneo.
Già dal titolo Pansonica vuol ricordare il brano che più di tutti ha segnato il successo del gruppo, quella Sonica che gli ha aperto le porte del grande pubblico. E i sette brani proposti mantengono un filo conduttore con la produzione dell'epoca, sebbene risuonate a distanza di vent'anni. Un operazione che renderà felici sia i fans della prima ora che ritroveranno suoni che la band ha quasi totalmente abbandonato, ma anche utile per chi la band l'ha scoperta più tardi che può accedere e avvicinarsi meglio al vecchio repertorio.
Ma è anche abbastanza lontano da quello che sentivamo parecchio tempo fa. In Pansonica sono le linee di basso a farla da padrone, la voce di Godano è quella matura degli ultimi anni, e il tutto suona ruvido e ancestrale ma che perde la violenza che era la base portante dei Marlene Kuntz dell'epoca.



Un disco che vuole ricordare un periodo meraviglioso per la band, e aggiungo io per un certo di tipo di musica in Italia, ma che suona un po' anacronistico a sentirlo ora da una band che ha sposato una poetica totalmente diversa rispetto al passato. Ma che ci fa riportare la memoria a quegli anni dove tutto è nato, e ci dà prova di un gruppo in forma e con tanta voglia di suonare. 
Recensione Marlene Kuntz - Pansonica Recensione Marlene Kuntz - Pansonica Reviewed by Unknown on 19:28 Rating: 5

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