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Musica Al Cinema Parte 3

Proseguiamo con la carrellata di film dedicati a musicisti che hanno segnato la storia del Rock. Dopo la prima parte dedicata a Doors, Joy Division e Johnny Cash e la seconda parte con Bob Dylan, Cobain e Rino Gaetano, oggi parliamo di altri due film dedicati a Jerry Lee Lewie e David Bowie. 


VELVET GOLDMINE


Nel 1998 il regista Todd Haynes ( Io Non Sono Qui ) decide di portare sullo schermo uno dei periodi più importanti della musica moderna, il Glam Rock. Per farlo si avvale di alcuni giovani attori che presto diventeranno delle star : Jonathan Rhys Meyers, Ewan McGregor e Christian Bale. Il film ripercorre l'ascesa e la caduta di Brian Slade, ispirato a David Bowie ( neanche molto velatamente ), mettendo in scena il periodo di inizio anni '70 in cui il futuro Duca Bianco era Ziggy Stardust, un alieno sceso sulla terra a fare musica. Vengono riviste tutte le fasi salienti della carriera di Bowie, dalla presunta omosessualità alla creazione di un intero movimento, quello Glam appunto, fino alla sua fine con la morte sul palco dell'Hammersmith di Londra durante un concerto. Ewan McGregor rappresenta l'unione di due personaggi che furono fondamentali nella carriera di Bowie, Lou Reed e Iggy Pop, nel film racchiusi in un unico personaggio che unisce le due diverse anime degli artisti. Il film è un grandioso spaccato del movimento Glam, in cui l'apparenza era più importante del contenuto.



GREAT BALLS OF FIRE

Prendendo a prestito il titolo del suo più celebre successo, nel 1989 viene proposto il film su Jerry Lee Lewis. A Dennis Quaid venne affidato il compito di portare in scena l'istrionico pianista tra i padri fondatori del Rock & Roll. Il film prende in considerazione solamente l'inizio della carriera di Lewis, gli anni tra il '57 e il '59 che segnarono la sua ascesa nel mondo discografico, ma segnate anche dallo scandalo che lo coinvolse a seguito del matrimonio con la cugina tredicenne Myra ( interpretata da una giovanissima Winona Ryder ). Il film si dimostra molto eccessivo, così come lo era Jerry Lee Lewis, con la grande considerazione che aveva di se stesso. Anche Quaid esagerando molto in buona parte del film riesce a fornire un ritratto di Lewis molto simile all'originale, in tutta la sua follia mista a talento. 


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