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Recensione Peter Gabriel - And I'll Scratch Yours

A seguito del progetto iniziato con Scratch My Back del 2010 in cui Peter Gabriel andava a eseguire delle sue versioni di alcuni famosissimi brani di altri interpreti, ecco ora arrivare And I'll Scratch Yours in cui alcuni grandissimi musicisti vanno a reinterpretare i più grandi successi di Peter Gabriel da solista.



Ovviamente non si tratta di un disco di Peter Gabriel, ma di un disco di cover come ce ne sono tanti in giro. La cosa che varia rispetto a vari tributi che vengono fatti periodicamente a diversi artisti è che in questo caso l'artista tributato era parte integrante del progetto, collaborando o supervisionando i vari lavori.
Essendo delle cover vengono interpretate in maniera diversa da chi le va ad eseguire. C'è chi si mantiene fedele all'originale e chi le riproduce in maniera da farle quasi proprie. Ed è proprio in questo secondo caso in cui troviamo i migliori episodi del disco, quando l'artista chiamato a coverizzare un brano lo fa proprio. Come ad esempio Bon Iver che rilegge Come Talk To Me con il suo stile folk, così come fa molto effetto la versione molto più cupa e psichedelica di Shock The Monkey eseguita da Joseph Arthur.



Molto simili alla versione originale Games Without Frontiers degli Arcade Fire e Blood of Eden di Regina Spektor, ma non per questo meno suggestive nella nuova interpretazione.
Capitolo a parte lo meritano Mother of Violence e Solsbury Hill rifatte in ordine da Brian Eno e da Lou Reed. E se il buon vecchio Lou prende uno dei successi pop maggiori di Gabriel per farne una versione dilaniata e piena di chitarre distorte che ricorda molto da vicino i suoi Velvet Underground, Brian Eno si produce in una versione visionaria e spaziale di quella che in origine era una semplice ballata. La chiusura è affidata a Paul Simon con Biko che con la solita chitarra e la sua classe ormai universalmente riconosciuta riesce a far proprio il brano e raggiungere uno dei punti più alti del disco.



Peter Gabriel decide di rimettere in gioco dodici dei suoi più grandi successi ed il risultato è eccellente. La scelta degli artisti è stata perfetta ed anche i brani che vengono eseguiti in maniera più scolastica, si sente comunque il rispetto che gli artisti nutrono nei confronti di Gabriel eseguendoli in maniera perfetta.



Tracklist :



1. I Don’t Remember - David Byrne
2. Come Talk to Me - Bon Iver
3. Blood of Eden - Regina Spektor
4. Not One of Us - Stephen Merritt
5. Shock the Monkey - Joseph Arthur
6. Big Time - Randy Newman
7. Games Without Frontiers - Arcade Fire
8. Mercy Street - Elbow
9. Mother of Violence - Brian Eno
10. Don’t Give Up - Feist feat. Timber Timbre
11. Solsbury Hill - Lou Reed
12. Biko - Paul Simon
Recensione Peter Gabriel - And I'll Scratch Yours Recensione Peter Gabriel - And I'll Scratch Yours Reviewed by Unknown on 19:29 Rating: 5

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