Recensione David Crosby - Croz
David Crosbry ad agosto raggiungerà la
veneranda età di 73 anni. Di cui cinquanta passati nel mondo
discografico. E David Crosby è uno che la musica per come la
conosciamo oggi l'ha creata. La militanza prima nei Byrds, e poi
insieme a musicisti come Nash, Stills e Neil Young mette di diritto
Crosby nel gotha della musica pop e folk. A distanza di più di
vent'anni dall'ultimo lavoro in studio Thousand Roads,
arriva ora Coez nuovo
album di inediti del chitarrista californiano.
Crosby
ha dichiarato che per lui questo album è stata una sfida, visto che
artisti della sua esperienza arrivati a una certa età si dedicano a
cover e rivisitazioni dei loro vecchi classici, mentre lui voleva
provare a distanza di oltre vent'anni a tornare con un disco nuovo. E
possiamo dire fin da subito che la sfida sembra essere vinta. Con il
passare degli anni può venir meno l'energia o la voglia di fare, ma
la classe e l'eleganza sono doti innate in un artista, e David Crosby
dimostra ancora una volta tutta la sua arte. Ci troviamo davanti a un
disco marcatamente Folk, come da stile di Crosby, ma con qualche
deviazione Jazz che da un respiro molto più ampio al lavoro. Nella
traccia d'apertura What's Broken da
rimarcare la presenza di Mark Knopfler che con il suo suono
inconfondibile intrecciati con le note di Crosby creano un pezzo
meraviglioso.
Il
disco scorre via delicato e senza perdersi mai in nulla di inutile,
un lavoro molto facile all'ascolto con cui passare un'ora di ottima
musica. E come spesso accade quando un lavoro è ben fatto nella sua
totalità, e non solo in un paio di brani, nessun brano spicca sugli
altri, anzi è proprio la globalità del disco a risultare di ottima
fattura.
In un
periodo in cui la musica vive di singoli che durano dall'alba al
tramonto, questo è un disco che invece va preso per intero, una
dimostrazione che le doti artistiche non hanno età, anzi forse è
proprio l'esperienza accumulata che permette a Crosby di non
sbagliare nulla in questo album. Soprattutto per i cantautori quando
non si ha nulla da dire è meglio non pubblicare nulla, bene Crosby
si è fatto attendere per venti anni, ma ora qualcosa da dire lo
aveva, e lo ha detto nel migliore dei modi.
Recensione David Crosby - Croz
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