Recensione Dente - L'Almanacco Del Giorno Prima
A tre anni di distanza da Io Tra Di
Noi arriva la nuova fatica
discografica di Dente, il cantautore emiliano arriva al suo quinto
album in studio. In questi tre anni Dente non è stato con le mani in
mano, anzi si è proposto in attività sempre inerenti alla musica,
ma diverse dal solito, tanto che ha avuto una sua trasmissione
radiofonica, e si è anche dilettato in alcuni DJ Set.
Per
iniziare è doverosa una premessa. A me Dente non ha mai convinto.
Mai messa in dubbio la capacità compositiva o le doti artistiche, è
probabilmente una questione "a pelle". Soprattutto quando si parla di
cantautori italiani, il concetto principale è che dovrebbero
trasmettere qualcosa, cosa che Dente non mi ha mai trasmesso. Ma fin
dal primo ascolto di questo Almanacco Del Giorno Prima il
cantautore di Fidenza prova a farmi cambiare idea.
Si
nota subito come questo album sia molto più intimo e personale
rispetto ai precedenti lavori. E come nei primi quattro dischi il
tema portante è l'amore, amore tanto caro ai vecchi cantautori
italiani e di conseguenza tanto caro anche a Dente. Ma non è un
amore bello e limpido. È un amore perso, sognato, sperato ma forse
poche volte raggiunto.
Ma il
collegamento con i cantautori italiani non si ferma al solo tema
dell'amore. Tutto il disco è legato a doppio filo ai grandi
esponenti del cantautorato anni '60 e '70, una musica che forse non
c'è più, ma che qualcuno tenta sempre di tenere in vita, come Dente
appunto. Si sentono riecheggiare accenni di Dalla, De Gregori,
Endrigo e Bindi, il tutto però mantenendo il suo stile quasi
vintage, che va a pescare a piene mani dal passato e dal presente
però più lontani da noi. Il tutto per raccontare una realtà quasi
onirica, in cui il confine tra presente e sogno è molto sottile. E
anche la parte musicale, in tutto il suo citazionismo, mantiene una
forte connotazione tipica dell'artista, e non è lasciata in secondo
piano per esaltare i testi, come spesso accade a alcuni artisti
nostrani.
In
tanti spesso azzardano il concetto che la musica italiana è finita,
è morta, è buona solo per Sanremo. Sono tanti i dischi e gli
artisti che invece affermano sempre di più che la musica italiana è
più viva che mai e Dente con questo disco non fa altro che ribadire
il concetto, con un disco perfetto che riesce a far cambiare idea
anche a chi era scettico nei suoi confronti.
Recensione Dente - L'Almanacco Del Giorno Prima
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